SIMONA DA POZZO | It’s Raining Gods (& Goddesses) dall’ 11 ottobre 2023 all’11 marzo 2024 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La mostra è a cura di Ex-Voto Radical Public Culture e Rita Di Maria, parte integrante del progetto espositivo del MANN “L’Egitto e Napoli tra antico e contemporaneo”.
La mostra fa parte della ricerca Atlas dei Corpi frutto dell’incontro tra l’artista con il monumento Corpo di Napoli : Il lento processo di ricerca mira a coinvolgere progressivamente abitanti, attivisti, professionisti e istituzioni in una proiezione plurale e collettiva di storie sul monumento, in un percorso bidirezionale tra storia e contemporaneità, tra osservazione e percezione attiva.
immagine: ph Amedeo Benestante
Con It’s Raining Gods (and Goddesses) Simona Da Pozzo condivide la ricerca Atlas dei Corpi che dal 2019 conduce sul Monumento Corpo di Napoli: un tentativo di alleanza con un monumento per raccontare i molteplici corpi che abitano la città. Ex-Voto sostiene Atlas dei Corpi per la sua riflessione innovativa e ostinata sulla sfera pubblica ed è lieta di presentare questo nuovo capitolo in occasione della collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Le opere realizzate appositamente per la personale raccontano le connessioni tra il museo e la città, tra i suoi reperti e Monumento Corpo di Napoli, un monumento esposto alle intemperie, che evoca i legami fra Napoli e l’Egitto, tra i diversi livelli di stratificazione del tempo che coesistono nell’urbe partenopea in modo unico e peculiare.
Attraverso luce, trasparenze e riflessi, l’artista inquadra il contesto e la matrice del Monumento Corpo di Napoli nei culti misterici dedicati a Iside e Osiride. Le opere situate nel Tempio di Iside (sala 84) e nella sala del Plastico di Pompei (sala 96), attraverso il tema dell’acqua piovana connettono il monumento ad due reperti del MANN: l’affresco Navigium Isidis e la Statua di Iside. Il QRcode da accesso ad approfondimenti digitali che raccontano le opere, i reperti e il processo dell’artista.
Nella sala del Plastico di Pompei, in due vetrine sono esposti oggetti, immagini e una conversazione esplicativa tra l’artista e la critica e curatrice d’arte contemporanea Chiara Pirozzi.